Snam ha chiuso i conti del primo semestre 2024 con una crescita a due cifre di ebitda ed utile netto, che salgono rispettivamente a 1,417 miliardi di euro (+16,1%) e 691 milioni di euro (+11,3%). Raddoppiati gli investimenti, a 1,2 miliardi di euro (+ 57,9%). Frenata, invece, per i ricavi con una doppia chiave di lettura: crescono quelli regolati del business delle infrastrutture gas, scendono quelli del business dell’efficienza energetica, in particolare in ambito residenziale. In aumento l’indebitamento finanziario netto, a 16,3 miliardi di euro, oltre un miliardo in più rispetto al 31 dicembre 2023. L’incremento si deve principalmente agli investimenti realizzati nel periodo e al pagamento del dividendo 2023. Ancora più forte il peso della finanza sostenibile, arrivato all’83% incluso il finanziamento da Bei di 100 milioni di euro a sostegno di interventi di efficientamento energetico.
Confermate le guidance 2024. Con i conti del primo semestre, diffusi a borsa aperta alle 14.40 di mercoledì 31 luglio, mentre il titolo Snam segna un leggero guadagno dello 0,66% a 4,42 euro, è arrivato anche l’annuncio dell’emissione di un bond ibrido. Il cda ha approvato la potenziale emissione entro il 31 dicembre 2025, per un importo massimo complessivo di 1,250 miliardi di euro, per finanziare alcune recenti iniziative strategiche di sviluppo
non organico del gruppo, compresa l’ acquisizione di Edison Stoccaggio e il relativo piano di investimenti.
«A fronte di un contesto globale che rimane incerto, i risultati del primo semestre si confermano decisamente solidi e al di sopra delle attese, con investimenti in crescita di quasi il 60% e i principali indicatori economico-finanziari in crescita a doppia cifra, permettendoci di confermare la guidance, già rivista al rialzo, per la chiusura del 2024», è il commento dell’ad, Stefano Venier.
Il ceo Venier: sì a nuove acquisizioni se creano valore
«L’accordo per l’acquisizione di Edison Stoccaggio, i significativi avanzamenti sulla Fsru di Ravenna (il rigassificatore galleggiante, ndr) e il progresso dei lavori su Rete Adriatica rafforzano il nostro impegno sul fronte della sicurezza degli approvvigionamenti. Sviluppi rilevanti anche sul fronte dei progetti della transizione energetica, con riferimento sia alla cattura della CO2, sia all’idrogeno. Per il 2024», ha concluso Venier, «prevediamo un’ulteriore, importante riduzione delle nostre emissioni dirette pari a -17% rispetto alla baseline 2022, in linea con la nostra strategia di decarbonizzazione, parte del Transition Plan che verrà pubblicato in autunno».
Nella call con gli analisti, Venier ha aggiunto che sono possibili nuove acquisizioni che creino valore come l’operazione Edison Stoccaggio. «La nostra visibilità resta alta. Continueremo a guardare ad operazioni di M&A», ha detto il top manager, che dall’acquisizione annunciata il 25 maggio 2024, si attende «benefici per la capacità di stoccaggio complessiva, e sinergie nella manutenzione per garantirla, possibili sinergie di costo ed economie di scala e di ricavi potenziali grazie alla maggior flessibilità di allocazione delle scorte». Restando agli stoccaggi, Venier ha detto di aspettarsi il raggiungimento dei target previsti per fine ottobre, in quanto i depositi sono già pieni all’85%. (riproduzione riservata)
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