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Denuncia evasione fiscale: come fare e cosa serve #adessonews

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Nella vita di tutti i giorni a chi di noi non è mai capitato di assistere ad episodi di evasione fiscale. È vero, spesso tendiamo a chiudere un occhio, magari perché non pretendiamo mai lo scontrino quando ci rechiamo in un pubblico esercizio, non chiediamo la ricevuta o la fattura quando necessitiamo di una prestazione da un professionista (medico, dentista, avvocato, etc) o da un’impresa (elettricista, idraulico, muratore, impiantista, etc), perché magari ci viene richiesto un prezzo maggiorato per esigerla.

Questi sono soltanto i casi più comuni, che non toccano direttamente il contribuente, ma ve ne sono altri più gravi, che possono avere conseguenze dirette anche per tutti noi. Basti pensare al caso di un’azienda che non versa le ritenute fiscali trattenute dal compenso dei propri dipendenti, e utilizza quel denaro per altri scopi, o ancora al caso in cui venga rilasciata una fattura per operazioni inesistenti. Si tratta soltanto di due semplici esempi di scuola, molto banali. Tuttavia, quando ci si rende conto di aver assistito ad un episodio (o ancora peggio di essere stati vittime) di illecito fiscale, dobbiamo necessariamente porci la domanda se sia necessario andare a denunciare l’accaduto.

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Che cos’è l’evasione fiscale?

L’evasione fiscale si configura come un comportamento illecito attraverso il quale un soggetto, sia esso una persona fisica o giuridica, si sottrae in tutto o in parte al pagamento delle imposte dovute allo Stato. Questo atto viola deliberatamente le norme fiscali vigenti con l’intento di ridurre o eliminare il carico tributario.

Tale pratica può manifestarsi in varie forme, tra cui l’omessa dichiarazione di redditi o attività imponibili, la falsificazione di documenti contabili, l’occultamento di ricavi o la gonfiatura artificiosa di costi deducibili.

L’evasione fiscale si distingue dall’elusione, che sfrutta invece lacune o ambiguità normative per ottenere vantaggi fiscali, pur rimanendo formalmente entro i confini della legalità. Questo fenomeno ha gravi ripercussioni sull’economia nazionale, compromettendo la capacità dello Stato di fornire servizi pubblici essenziali e creando disparità tra i contribuenti onesti e quelli che evadono.

Importanza della lotta all’evasione

La lotta all’evasione fiscale riveste un’importanza fondamentale per il benessere economico e sociale di un paese. Contrastare questo fenomeno permette di recuperare risorse essenziali per finanziare servizi pubblici cruciali come sanità, istruzione e infrastrutture, migliorando la qualità della vita dei cittadini. Inoltre, questa attività finisce per promuovere l’equità fiscale, garantendo che tutti contribuiscano in modo proporzionale alle proprie capacità economiche e riducendo il carico fiscale sui contribuenti onesti.

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Una efficace azione di contrasto all’evasione stimola la concorrenza leale tra imprese, eliminando i vantaggi illeciti di chi opera nell’ombra e favorendo un mercato più trasparente e dinamico. Questo contribuisce a creare un ambiente economico più attrattivo per gli investimenti, sia nazionali che esteri, stimolando la crescita e l’innovazione.

Un’importante attività di tax compliance, inoltre, incrementa la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nel sistema fiscale, promuovendo una cultura della legalità e della responsabilità civica. Ciò si traduce in un circolo virtuoso di maggiore compliance fiscale volontaria e in una riduzione dei costi di controllo e repressione per lo Stato.

La denuncia come dovere civico

Per tutti questi motivi denunciare episodi di evasione, specialmente nei casi più gravi, è un dovere di ogni cittadino. Non si tratta soltanto un danno per chi la commette ma è un danno per tutta la collettività. Non pagare le imposte significa commettere una scorrettezza a danno di tutta la collettività, perché le imposte rappresentano la principale fonte di sostentamento della funzione pubblica che quotidianamente ci garantisce la pubblica sicurezza, ma anche i servizi essenziali come la scuola per i nostri figli o l’assistenza sanitaria per i malati.

Dal mio modesto punto di vista, restare impassibili di fronte ad un episodio illecito significa, in qualche modo, esserne complici e condividere l’accaduto. Per questo motivo, il miglior modo per prenderne le distanze è avere il coraggio di denunciare l’accaduto alle autorità competenti. Naturalmente, occorre avere delle prove che possano sostenere la propria posizione, ma non bisogna commettere l’errore di pensare che un singolo episodio illecito possa essere irrilevante. Se tutti noi pensassimo questo il nostro vivere comune, non sarebbe più possibile.

Il processo di denuncia

Il processo di denuncia è legato a vari aspetti da conoscere e comprendere, legati a chi può denunciare, in che modo farlo e quali sono le forme di denuncia ammesse e gli effetti che comportano.

Chi può denunciare l’evasione fiscale

L’evasione fiscale può essere denunciata da una vasta gamma di soggetti, ciascuno dei quali può svolgere un ruolo importante nel contrasto a questo fenomeno illecito.

In primo luogo, qualsiasi cittadino che venga a conoscenza di atti di evasione ha il diritto e, in alcuni casi, il dovere civico di segnalarli alle autorità competenti. Questo include dipendenti che notano irregolarità nei luoghi di lavoro, clienti che ricevono scontrini o fatture sospette, o semplicemente individui che osservano attività economiche palesemente in contrasto con le dichiarazioni fiscali.

I professionisti del settore economico-finanziario, come commercialisti, revisori dei conti e consulenti fiscali, si trovano spesso in una posizione privilegiata per identificare e segnalare pratiche illecite. La loro esperienza e conoscenza approfondita delle normative fiscali li rendono particolarmente qualificati per riconoscere schemi di evasione sofisticati.

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Anche i concorrenti commerciali possono svolgere un ruolo importante nella denuncia dell’evasione, soprattutto quando questa crea situazioni di concorrenza sleale nel mercato. Le associazioni di categoria e i sindacati, rappresentando gli interessi di lavoratori e imprese, possono anch’essi contribuire segnalando pratiche fiscali scorrette che danneggiano il settore o i lavoratori.

Le pubbliche amministrazioni e gli enti locali, nell’ambito delle loro attività istituzionali, possono rilevare e segnalare casi di evasione. Inoltre, le forze dell’ordine e altri organi di controllo, come la Guardia di Finanza, svolgono un ruolo attivo nell’identificazione e nella denuncia di attività evasive durante le loro indagini e verifiche di routine.

A quali autorità rivolgersi

Le possibilità che un contribuente ha a disposizione per segnalare un episodio di illecito fiscale sono essenzialmente due:

La prima modalità, ovvero la denuncia alla Guardia di finanza è la più indicata nel caso di fattispecie di reato più gravi, che necessitano o di un pronto intervento immediato, o che comunque richiedono un esposto scritto, nei confronti del possibile evasore.

Informare preventivamente l’Agenzia può essere utile nei casi meno gravi, e comunque nel caso in cui si cerchi un parere sul da farsi, di fronte ad un episodio dubbio. In ogni caso, l’esposto dovrà essere effettuato rilasciando obbligatoriamente i propri dati identificativi. Questo è quanto è stato disposto dal Decreto Semplificazioni Fiscali (articolo 8, comma 8 del D.L. n. 16/2012), il quale ha cancellato la possibilità di effettuare denunce alle autorità competenti in forma anonima.

L’obiettivo di questa norma è stato quello di evitare rischi di possibili denunce false, fatte soltanto per recare problemi ad aziende concorrenti o comunque innocenti. In questo modo non può che guadagnarne sicuramente la credibilità del sistema di controllo.

Guardia di Finanza

Conosciuta anche come Fiamme Gialle, la Guardia di Finanza si occupa principalmente dei reati che riguardano l’economia e la materia tributaria, ed intervengono soprattutto nei reati di truffa e di evasione fiscale. Ha la funzione di «…impedire, reprimere e denunciare il contrabbando e qualsiasi contravvenzione e trasgressione alla leggi e ai regolamenti di finanza…», di tutelare gli interessi dell’Amministrazione finanziaria e concorrere alla difesa dell’ordine e della sicurezza pubblica. La Guardia di Finanza, oltre alle qualifiche e funzioni di polizia giudiziaria e pubblica sicurezza comuni alle altre forze di polizia italiane, si occupa anche del controllo delle frontiere terrestri e assume ruolo prevalente nella difesa di quelle marittime.

Segnalazioni di evasione in forma anonima

Sul punto è opportuno ricordare che è ancora possibile inoltrare le proprie segnalazioni di evasione in forma anonima, con l’unica differenza che queste non produrranno come effetto automatico l’attivazione di accertamenti fiscali da parte dell’Agenzia delle Entrate o della Guardia di Finanza. Infatti, tali segnalazioni producono esclusivamente l’effetto di essere annotate dalla Guardia di Finanza e messe a disposizione degli Uffici addetti all’attività di verifica dei contribuenti.

Questo, in quanto l’Agenzia delle Entrate, nella propria attività di pianificazione dell’attività di accertamento fiscale, seleziona i contribuenti in funzione dell’elaborazione di liste selettive ricavate anche dalle segnalazioni in ordine alla violazione dell’obbligo di emissione della ricevuta fiscale o del documento commerciale (che ha sostituto lo scontrino fiscale), ovvero del valore certificato dal registro dei corrispettivi di vendita. Insomma, una denuncia anonima di evasione non è utile a fare scattare immediatamente una verifica fiscale, ma può diventare un segnalazione di anomalia utile per fare scattare possibili futuri accertamenti fiscali sul soggetto denunciato.

Buona norma, comunque, imporrebbe sempre e comunque di indicare le proprie generalità quando si effettua una denuncia così importante riguardante l’illecito commesso. Vediamo adesso quali sono gli strumenti effettivi per inoltrare una denuncia.

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La formalizzazione della denuncia

Vediamo adesso in quali modalità è possibile effettuare una denuncia per evasione fiscale presso le autorità competenti, ovvero alla Guardia di Finanza, la nostra polizia tributaria. Ad essa è possibile rivolgersi non solo per segnalare episodi di illecito, ma anche per smascherare fenomeni di estorsione, lavoro nero, pirateria, etc. Dopo la segnalazione, la Guardia di Finanza è tenuta ad aprire un fascicolo e un’indagine dettagliata sul potenziale soggetto scorretto effettuando controlli e accertamenti. Le segnalazioni possono avvenire con due modalità:

  • Denuncia telefonica al 117 – si tratta di un numero gratuito di pubblica utilità, operante 24 ore su 24, realizzato con lo scopo di instaurare un rapporto diretto tra la Guardia di Finanza e i cittadini. Per quanto riguarda le violazioni amministrative, come appunto il mancato rilascio del documento commerciale (scontrino) o della ricevuta fiscale, l’operatore ha la possibilità di procedere alla immediata verbalizzazione dell’illecito soltanto aspettando la pattuglia sul posto. In caso contrario, possono essere acquisite tutte le informazioni necessarie e il segnalante sarà invitato a presentarsi presso il Reparto del Corpo più vicino per la necessaria formalizzazione. Come evidente, in questa forma non è possibile garantire il proprio anonimato;
  • Denuncia tramite modulo – la Guardia di Finanza ha approntato un modulo specifico per ogni tipologia di esposto o segnalazione, incluso il mancato rilascio del documento fiscale (nello specifico, fattura, ricevuta fiscale o documento commerciale). Il documento deve essere compilato e consegnato alle centrali operative. Anche nel modello cartaceo è necessario indicare le proprie generalità ma, come evidente, in questo caso chi non volesse identificarsi può evitare di scrivere il proprio nome e cognome e consegnare comunque il documento agli sportelli. Starà poi all’operatore accettare o meno la segnalazione in forma anonima, ma di solito il responso è negativo.

Altri metodi di denuncia

Accanto a queste forme ufficiali di esposto alle autorità competenti, negli ultimi anni sono nati vari siti internet che si occupano di raccogliere segnalazioni anonime da parte dei contribuenti su episodi di illecito ai quali hanno assistito. Spesso si fa molta confusione, e si crede che una segnalazione tramite questi siti, abbia lo stesso valore di una segnalazione ufficiale. Queste iniziative, infatti, sono spesso frutto di semplici cittadini che si sono uniti per fare fronte comune contro l’evasione, e non vi è alcun valore legale nella segnalazione che andrete a fare. L’unico sistema ufficiale per segnalare un’evasione fiscale rimane la denuncia presso le autorità competenti.

Prove a sostegno di una denuncia

La raccolta di prove a sostegno di una denuncia è un’operazione che richiede attenzione e precisione. Le evidenze che un contribuente può raccogliere possono variare a seconda della specifica situazione, ma in generale si possono individuare alcune tipologie di prove particolarmente rilevanti.

Innanzitutto, sono di fondamentale importanza documenti contabili. Fatture, ricevute, estratti conto bancari e registri contabili possono svelare discrepanze tra i redditi dichiarati e quelli effettivamente percepiti. È cruciale conservare ogni documento che possa dimostrare l’esistenza di operazioni economiche non dichiarate o di costi gonfiati.

In alcuni casi, possono essere utili anche prove indiziarie. Ad esempio, un tenore di vita superiore a quello giustificabile dai redditi dichiarati, investimenti immobiliari ingiustificati o un patrimonio sproporzionato rispetto alle entrate possono costituire indizi di evasione fiscale.

Prima di procedere con una denuncia, è fondamentale rivolgersi a un professionista del settore, come un avvocato o un commercialista. Un esperto potrà valutare la solidità delle prove raccolte, individuare eventuali elementi mancanti e fornire una consulenza personalizzata.

Le conseguenza delle denuncia

Le conseguenze legate alla denuncia possono essere significative e multiformi, coinvolgendo sia il denunciante che il soggetto denunciato.

Per il denunciante, la decisione di segnalare un’evasione può comportare una serie di implicazioni. La normativa tutela i whistleblower, garantendo protezione contro eventuali ritorsioni sul posto di lavoro o nella vita personale. Queste norme mirano a incoraggiare la collaborazione dei cittadini nella lotta all’evasione, offrendo garanzie di anonimato e, in alcuni casi, incentivi economici per segnalazioni che portano al recupero di ingenti somme evase.

Per il soggetto denunciato, le conseguenze possono essere severe e a lungo termine. Una volta avviata un’indagine fiscale, l’evasore rischia sanzioni amministrative, che possono includere multe sostanziose proporzionate all’entità dell’evasione accertata. Nei casi più gravi, dove l’evasione supera determinate soglie o si configura come frode fiscale, possono scattare conseguenze penali, inclusa la reclusione. Oltre alle sanzioni dirette, l’evasore è tenuto al pagamento delle imposte evase, maggiorate di interessi e sanzioni.

Le ripercussioni non si limitano all’ambito finanziario e legale. Un’accusa di evasione può danneggiare gravemente la reputazione di un individuo o di un’azienda, compromettendo rapporti commerciali, opportunità di lavoro e la fiducia di clienti e partner. Nel caso di professionisti o imprese, può comportare la perdita di licenze o l’esclusione da appalti pubblici.

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È importante sottolineare che le autorità fiscali valutano attentamente ogni denuncia ricevuta. False accuse o denunce infondate possono avere conseguenze negative per il denunciante, incluse potenziali azioni legali per calunnia o diffamazione. Pertanto, è fondamentale che le segnalazioni siano basate su fatti concreti e documentabili, contribuendo così a un sistema fiscale più equo e trasparente per tutti i cittadini.

Conclusioni

Come hai avuto modo di vedere il nostro sistema tributario prevede che il singolo contribuente possa effettuare una segnalazione nominativa in caso di episodi documentabili di evasione. L’autorità competente è la Guardia di Finanzia, che ha la possibilità di intervenire direttamente (nei casi più gravi), oppure inviare la segnalazione all’Agenzia delle Entrate che può effettuare la sua mirata attività di accertamento nei confronti dei soggetti che operano professionalmente nel mondo imprenditoriale o professionale.

Segnalare questi episodi è un dovere di ogni cittadino, quindi, se sei stato vittima di episodi di questo tipo, denunciare è la cosa migliore per te e per tutta la collettività.

Come denunciare un’attività in nero?

Uno dei mezzi più sicuri ed efficienti per denunciare l’evasione fiscale è sicuramente quello di chiamare il 117, il numero gratuito offerto dalla Guardia di Finanza.

Quali conseguenze di un esposto alla Guardia di Finanza?

Una volta inoltrato un esposto alla guardia di finanza, questa interverrà per verificare se la segnalazione riguardava un’ipotesi di reato oppure no. Nel primo caso, la stessa denuncerà il fatto all’autorità giudiziaria per procedere nei confronti dei responsabili.

Quanto tempo si ha per denunciare un lavoro in nero?

Il termine prescrizionale entro cui si può proporre giudizio e denunciare un rapporto di lavoro in nero, è di cinque anni, decorrono dalla cessazione della condotta antigiuridica del datore di lavoro mantenuta per tutto il tempo del rapporto di lavoro in nero. La denuncia, in questo caso, deve essere effettuata all’Ispettorato del lavoro.

Che cos’è un esposto?

Si tratta in pratica di una comunicazione effettuata di persona oppure per telefono, avente ad oggetto fatti che potrebbero costituire reato o illecito di tipo amministrativo (pensa alla violazione di un’ordinanza sindacale, ad esempio). Quando la segnalazione è fatta per iscritto, essa assume il nome di esposto.

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