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Ha davvero del clamoroso quanto accaduto: squalifica ridotta per Pogba. Un incubo, quello del centrocampista francese, che sembrava dover condurre al suo addio al gioco del calcio, e invece ecco la svolta che nessuno si aspettava. Di seguito riportiamo la decisione del Tas, un riassunto dell’intera vicenda e, soprattutto, le tempistiche del ritorno in campo del calciatore.
Pogba, squalifica ridotta
La notizia della squalifica ridotta a Paul Pogba ha rapidamente fatto il giro del web e, dunque, del mondo. A lanciarla è stato il Mail Sport, che sottolinea come il TAS abbia di fatto ridotto in maniera drastica la pena comminata al centrocampista francese. Uno spiraglio di luce enorme per Pogba, che sembrava essere finito in un tunnel oscuro, indirizzato verso l’addio forzato al calcio giocato. Avendo 31 anni, ne avrebbe infatti avuti ben 35 al ritorno dalla squalifica, costretto a convincere qualche club a dargli una possibilità, più per orgoglio personale che per reali obiettivi di campo.
Nell’arco di meno “pochi” mesi invece tutto è cambiato. Il 29 febbraio 2024 era stata ufficializzata la squalifica per 4 anni, dovuta alla positività al Dhea (in seguito ai controlli post Udinese-Juventus del 20 agosto 2023).
Il periodo d’estromissione dal campo non sarà dunque di 48 mesi, bensì di 18 mesi. Detto ciò, quando tornerà in campo Pogba? Il francese potrebbe tornare ad allenarsi con la Juve già a partire da gennaio 2025. Thiago Motta potrebbe invece averlo a disposizione in rosa per la volata finale della stagione, a partire da marzo 2025.
Quanto guadagna Pogba alla Juve
Viene naturale però chiedersi quale sia esattamente la situazione contrattuale di Paul Pogba con la Juventus. Se è vero che il calciatore ha ancora un vincolo in corso, non è possibile pensare che la squalifica ufficializzata non abbia cambiato nulla, anzi.
I bianconeri hanno dovuto correre ai ripari e tutelarsi. Considerando il danno procurato, il suo contratto milionario è stato ridotto al minimo salariale. Ciò si traduce in circa 2.000 euro al mese. Una differenza sostanziale, considerando come in precedenza il suo guadagno annuale era di ben 8 milioni di euro netti (tra i più alti in casa Juve).
Non è possibile sapere al momento se sia in corso una discussione tra l’entourage del giocatore e la Juve. Di certo il contratto scadrà nel 2026 e, di fatto, da marzo in poi i bianconeri si ritroveranno a pagare una cifra ben differente al suo campione.
Il motivo della squalifica
Pogba è stato squalificato per 4 anni a causa del risultato “non negativo” a un test anti doping. Il calciatore aveva dato la colpa a un integratore consigliato da un medico suo amico a Miami. Un prodotto utile per superare i tanti infortuni che lo avevano condizionato.
Le controanalisi svolte il 5 ottobre avevano confermato la positività al Dhea, ovvero deidroepiandrosterone, proibito dall’Agenzia Mondiale Antidoping da circa 10 anni. I giudici del tribunale nazionale antidoping hanno respinto la tesi sull’assenza di dolo, che avrebbe potuto dimezzare la sua pena. Alla fine, però, sembra proprio sia accaduto questo per Pogba, che può tornare a sorridere.
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