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Riforma Pubblica Amministrazione 2025 2027: novità in 6 punti #adessonews


La riforma della Pubblica Amministrazione 2025 2027 è stata presentata dal Governo nel Piano Strutturale di Bilancio di Medio Termine.

Questa riforma è una tappa fondamentale nel processo di modernizzazione delle istituzioni italiane.

Infatti, tra i suoi obiettivi principali ci sono il miglioramento dell’efficacia della PA, il ricambio generazionale e il potenziamento delle competenze dei dipendenti pubblici.

In questo articolo vi illustreremo i punti chiave della riforma, le tempistiche di attuazione e le misure specifiche che saranno introdotte dal 2025 al 2027 nella Pubblica Amministrazione italiana.

COSA PREVEDE LA RIFORMA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 2025 2027

La riforma della Pubblica Amministrazione, che prenderà il via con misure avviate nel periodo 2025 – 2027, prevede tutta una serie di interventi volti a migliorare l’efficienza e la capacità operativa della PA, affrontando in modo strutturale alcune criticità che da tempo limitano il suo funzionamento.

In realtà, la riforma è iniziata già dal 2023, grazie ai fondi e alle direttive del PNRR, ma con il Governo Meloni, che l’ha presentata nel Piano Strutturale di Bilancio di Medio termine, prenderà il via una nuova fase che si concentrerà, dal 2025, sulla valorizzazione del merito, la semplificazione burocratica e il miglioramento delle competenze di chi lavora nel pubblico.

Entro il 2027, poi, il pacchetto di misure dovrà garantire uno svecchiamento della PA italiana e raggiungere una serie di specifici obiettivi.

Scopriamo insieme, per punti, cosa prevede la riforma nel dettaglio.

1) CAMBIA L’ACCESSO ALLA CARRIERA DIRIGENZIALE

Entro la fine del 2027 il Governo è chiamato a intervenire sulle modalità di accesso alla carriera dirigenziale nelle PA, con procedure di selezione che devono puntare a valorizzare, oltre ai titoli, anche l’assessment delle competenze (conoscenze, capacita ed esperienze).

2) NUOVI METODI DI VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE

Dal 2025 il Governo dovrà completare il processo di riforma dei criteri di valutazione della performance e del merito per i dipendenti statali, già avviato con la Direttiva del 28 Novembre 2023.

Questa direttiva ha posto le basi per un nuovo approccio nella gestione delle risorse umane nella Pubblica Amministrazione, spostando l’attenzione dalla semplice misurazione quantitativa dei risultati a un’analisi più qualitativa delle competenze e delle capacità individuali.

La riforma della PA annunciata con il Piano Strutturale di Bilancio di Medio termine sarà quindi cruciale per portare a termine questo percorso, ridefinendo nel dettaglio i parametri di valutazione per i dipendenti statali con l’obiettivo di creare un sistema più trasparente, equo e meritocratico.

3) NOVITÀ SULLA FORMAZIONE DEI DIPENDENTI PUBBLICI

Entro il 2027 il Governo mira a rafforzare la formazione dei dipendenti pubblici, con particolare riferimento alle competenze trasversali per la transizione digitale, ecologica e amministrativa e le soft skill e all’utilizzo dei Fondi UE.

In questo contesto, si inserisce il potenziamento e l’ampliamento delle funzionalità della piattaforma Syllabus, uno strumento promosso dal Dipartimento della Funzione Pubblica del Governo italiano nell’ambito della strategia per la digitalizzazione e la modernizzazione della Pubblica Amministrazione. Il suo scopo principale è migliorare le competenze digitali dei dipendenti pubblici, fornendo un percorso di formazione personalizzato che copre una vasta gamma di conoscenze e abilità, dall’alfabetizzazione digitale di base a competenze più avanzate legate all’uso di tecnologie innovative.

Ricordiamo, a tal proposito, che al miglioramento delle competenze e delle capacità amministrative, il PNRR ha già destinato investimenti per circa 490 milioni di euro.

4) SEMPLIFICAZIONE NELLA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE DELLE PA

Entro il 2026 il Governo prevede una semplificazione nella gestione delle risorse umane delle PA. In primis, attraverso la creazione di una banca dati integrata per tutte le PA con più di 50 dipendenti.

La banca dati dovrà essere, interoperabile con il portale del reclutamento (inPA) e la piattaforma “Syllabus”, nonché integrata con la banca dati PIAO. In pratica, l’interoperabilità implica che i dati relativi alle risorse umane, come il reclutamento del personale (gestito dal portale inPA), la formazione digitale (gestita da Syllabus), e le informazioni strategiche organizzative e operative (contenute nel PIAO), saranno facilmente condivisibili e accessibili da ciascuna di queste piattaforme. Questo permetterà una gestione più fluida, integrata e trasparente delle risorse, migliorando la coordinazione e riducendo i tempi e le complessità burocratiche.

5) INCREMENTO DELLA CAPACITÀ TECNICHE

La riforma punta a creare una Pubblica Amministrazione in cui le competenze siano equamente distribuite e rafforzate, riducendo la dipendenza delle amministrazioni ordinarie dalle amministrazioni straordinarie, favorendone una maggiore autonomia e promuovendo una cultura della condivisione delle migliori pratiche.

In particolare, verrò promosso lo sviluppo di competenze tecnico-specialistiche e altamente professionalizzate per assicurare che ogni amministrazione disponga delle competenze necessarie per gestire le proprie responsabilità senza dover ricorrere costantemente a enti esterni o straordinari.

Il coinvolgimento di best practices, ovvero l’adozione di procedure già validate come efficaci in altri contesti, servirà a garantire che l’apprendimento sia concreto e mirato a risultati tangibili.

QUANDO ENTRA IN VIGORE LA RIFORMA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

La riforma della Pubblica Amministrazione è già in corso d’opera. Ma, a partire dal 2025, entreranno in vigore le novità presentate dal Piano Strutturale di Bilancio di Medio termine per le PA, step by step.

Si tratta di specifiche misure e modifiche che saranno attuate nel corso dei prossimi 3 anni. Quindi, entro la fine del 2027, dovranno essere completate.

IL TESTO DELLA RIFORMA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 2025 2027

Mettiamo a vostra disposizione il testo del Piano Strutturale di Bilancio di Medio termine. Il documento spiega come procederà la riforma della Pubblica Amministrazione nel corso dei prossimi anni.

Il Consiglio dei Ministri del 27 Settembre 2024 lo ha approvato e poi illustrato in questa nota.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

A proposito di iniziative legislative e proposte al vaglio del Governo, vi consigliamo di leggere le anticipazioni sulla Legge di Bilancio 2025.

Molto interessante anche l’articolo che parla delle assunzioni di 1 milione di unità nelle Pubbliche Amministrazioni, entro i prossimi 4 anni.

Potete poi consultare l’articolo in cui spieghiamo come funzionerà, a chi spetta l’aumento degli stipendi dei dipendenti pubblici nel 2025.

Per scoprire altre interessanti novità su leggi e diritto vi invitiamo a visitare questa pagina.

Mettiamo a vostra disposizione, inoltre, la guida su quali concorsi usciranno nel 2024 e l’approfondimento sui concorsi nella Pubblica Amministrazione 2024.

Infine, vi consigliamo di visitare la nostra sezione dedicata ai concorsi pubblici, che viene costantemente aggiornata, per conoscere tutti i concorsi attivi attualmente. C’è anche la nostra pagina dedicata ai prossimi bandi in uscita, per conoscere quali sono i nuovi concorsi in arrivo.

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di Valeria C.


Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.

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