La tradizione della pigiatura dell’uva rivive: bambini protagonisti nei mercati contadini #adessonews

Il fascino antico della pigiatura dell’uva con i piedi ritorna nei mercati di Campagna Amica, coinvolgendo i più piccoli. Bambini di tutte le età, in fila emozionati, si sono immersi in una grande tinozza al centro del mercato, pronti a saltellare sugli acini d’uva, proprio come si faceva un tempo nelle campagne. Questo suggestivo rito, che evoca immagini di un passato lontano, ha portato nel mercato di Pistoia una ventata di nostalgia e curiosità, attirando l’attenzione di grandi e piccini, tra il profumo di mosto e il suono di risate.

L’iniziativa fa parte delle celebrazioni organizzate da Coldiretti Toscana per la giornata nazionale dell’uva, segnando la fine della vendemmia 2024. Oltre alla tradizionale pigiatura, i mercati contadini del weekend hanno offerto una serie di eventi coinvolgenti: cooking show con chef locali che hanno presentato gustose rivisitazioni di piatti salati e dolci a base di uva, come il risotto con verza e uva e la classica focaccia all’uva, un dolce tipico della tradizione toscana di questo periodo. A completare l’esperienza, degustazioni guidate da sommelier esperti, che hanno proposto abbinamenti raffinati con salumi, formaggi e naturalmente, bicchieri di vino rosso e bianco.

Il vino è da sempre parte integrante della cultura toscana. La regione è tra le maggiori produttrici di vino, con ben 58 denominazioni riconosciute (52 DOP, 11 DOCG, 41 DOC e 6 IGT), che generano un valore di circa 1,2 miliardi di euro all’anno. Per i toscani, il vino non è solo una bevanda: per il 46%, rappresenta la cultura e il territorio, per un altro 30% è una fonte di piacere, e per molti è un’occasione per condividere momenti conviviali, come rilevato dall’indagine condotta dal Centro Studi Divulga/Ixe’.

La giornata dedicata all’uva non è solo una festa, ma anche un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica. Coldiretti Toscana sottolinea l’importanza di difendere il vino dalle crescenti campagne di demonizzazione. Il vino, infatti, è parte della Dieta Mediterranea, universalmente riconosciuta come un modello alimentare sano, che promuove un consumo bilanciato di tutti i nutrienti, incluso il vino. La longevità degli italiani, tra le più alte al mondo, è anche attribuibile a questo stile di vita equilibrato.

Tuttavia, politiche europee come quella adottata in Irlanda, che prevede l’introduzione di etichette allarmistiche sulle bottiglie di vino, rischiano di creare un pericoloso precedente. “Il paradosso” conclude Coldiretti Toscana, “è che mentre il vino rischia di essere etichettato come pericoloso, sugli scaffali troviamo cibi ultraprocessati e bevande poco salutari, spesso con bollini verdi e claim salutistici, nonostante i loro effetti dannosi siano ormai ampiamente riconosciuti”.